Yad Vashem: la storia del memoriale della Shoah in Israele
- Israel Unfolded
- 23 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 giorni fa
Sulle pendici occidentali del Monte Herzl, a Gerusalemme, si trova Yad Vashem, il memoriale ufficiale di Israele dedicato alle vittime della Shoah: sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti e dai loro collaboratori durante la Seconda guerra mondiale. Ma Yad Vashem non è solo un museo o un monumento. È un’istituzione viva, dedicata alla memoria, all’educazione e alla lotta contro l’antisemitismo e il negazionismo.

Il Memoriale dell'Olocausto Yad Vashem.
Il significato del nome
Il nome “Yad Vashem” proviene da un versetto del libro di Isaia (56:5):“Io darò loro nella mia casa e entro le mie mura un monumento e un nome (Yad Vashem), che non saranno mai cancellati.”
Questa frase racchiude perfettamente la missione dell’istituto: dare a ogni vittima un nome, una voce, un posto nella memoria collettiva.
Le origini dello Yad Vashem
L’idea di creare un memoriale della Shoah in Israele nacque già durante la guerra, nel 1942, quando le prime notizie sulle atrocità naziste raggiunsero la comunità ebraica nella Palestina sotto mandato britannico. Tuttavia, solo nel 1953, la Knesset (il parlamento israeliano) approvò la Legge Yad Vashem, che istituì ufficialmente l’Autorità per la Memoria dei Martiri e degli Eroi della Shoah.
Fin dall’inizio, Yad Vashem ebbe una doppia missione:
Commemorare le vittime della Shoah.
Onorare coloro che resistettero ai nazisti e chi mise a rischio la propria vita per salvare degli ebrei.
Cosa si trova allo Yad Vashem?
Oggi, Yad Vashem si estende su un’area di 18 ettari e comprende:
Il Museo della Storia della Shoah: un percorso intenso tra testimonianze personali, documenti storici, fotografie e racconti dei sopravvissuti.
La Sala dei Nomi: una struttura circolare che custodisce milioni di nomi di vittime, con ritratti sospesi su una vasca d’acqua riflettente.
Il Memoriale dei Bambini: uno spazio buio illuminato da candele, in cui si rispecchiano voci e nomi dei bambini uccisi.
La Valle delle Comunità: un canyon simbolico con i nomi di oltre 5.000 comunità ebraiche distrutte o colpite dalla Shoah.
Il Giardino dei Giusti tra le Nazioni: un omaggio ai non ebrei che hanno salvato vite umane durante l’Olocausto.
Yad Vashem ospita anche un archivio immenso, un centro educativo, una scuola internazionale per gli studi sulla Shoah e numerosi programmi di ricerca accademica. Collabora con istituzioni in tutto il mondo per promuovere l’educazione e la memoria della Shoah.
Un’eredità locale e globale
Pur trovandosi in Israele, il messaggio di Yad Vashem ha una portata universale. Le storie che racconta collegano le comunità ebraiche di tutta Europa, del Nord Africa e del Medio Oriente. Ricorda al mondo che la Shoah non è solo una tragedia del popolo ebraico, ma dell’intera umanità.
Per gli israeliani, Yad Vashem è un luogo di lutto, riflessione e identità. Ogni anno, nel giorno della Memoria della Shoah (Yom HaShoah), si tiene qui la cerimonia nazionale, e per due minuti l’intero Paese si ferma in silenzio.
Perché è importante
In un mondo dove l’antisemitismo continua a crescere e dove la verità storica è sempre più distorta, Yad Vashem non è solo un luogo del passato, ma un faro per il futuro. Ci ricorda cosa può accadere quando l’odio non viene contrastato. Ci sfida a essere testimoni, educatori e custodi della memoria.
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